La violinista italospagnola Eloisa Manera, è attiva in una vasta gamma di ambienti musicali ed espande costantemente i suoi talenti in un’ampia varietà di stili che fanno parte di contesti artistici sia tradizionali che sperimentali. La fioritura del suo spirito creativo è il risultato diretto della sua ricerca nell’improvvisazione e nella composizione.

Ha iniziato a suonare a 8 anni e ad oggi non si è mai fermata. Laureata nei Conservatori di Venezia, Cremona e Milano sia in Classica che in Jazz, ha studiato anche in Germania, Spagna e Stati Uniti. Appena diplomata nel 2002, frequenta l’Accademia del Teatro alla Scala e negli anni successivi collabora per numerosi concerti operistici, sinfonici e balletti.

Ha partecipato a produzioni musicali con Herbie Hancock, Karl Berger e Ingrid Sestro, Ralph Alessi, Chris Cutler, Keith e Julie Tippett, Mike e Kate Westbrook, Adam Rudolph, Cyro Baptista, Enrico Intra, Roberto Cecchetto, Andrea Dulbecco, Mario Marzi, Simone Zanchini, Marco Remondini, Michele Rabbia, Dudu Kouate, Yigit Ozatalay, John Ehlis, Sana Nagano, Fulvio Sigurtà, Federica Michisanti, Amalia Lopez Chueca, Enrico Gabrielli, Daniela Savoldi, Yasuno Katsuki e moltissimi altri.

Ha suonato in Italia, Francia, Inghilterra, Svizzera, Paesi Bassi, Portogallo, Germania, Spagna, Stati Uniti, Marocco, Turchia, dal Teatro alla Scala di Milano al ‘The Stone’ di New York.

Fra gli altri la troviamo in dischi al fianco di Giovanni Sollima, Mario Brunello e Paolo Fresu. Oltre a 50 collaborazioni discografiche, si segnalano alcuni album da leader: “Duende” (2023) e “Rondine” (2014) in violino solo ed elettronica prodotti dall’etichetta Almendra Music di Palermo ed ”Invisible Cities”, lavoro per Ensemble ispirato a Italo Calvino (AutRecords 2016). Con il duo elettroacustico Phase Duo: ‘S/T’ (AutRecords – Berlino 2019) e ‘Generative Glimpse’ (Chant Records – New York – 2022).

Attualmente è docente di Violino Jazz al Conservatorio di Milano.